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del giubileo del VIII centenario
della vocazione di santa Chiara e delle Sorelle povere
1212-2012
Il logo con la sua forma fa ricordare anello sponsale che clarisse ricevono alla professione sollenne. Con la sua corda francescana santa Chiara chiude il cerchio, simbolo della clausura nella quale vivono le sorelle ed anche il simbolo della perfezione della sua Forma di vita. Nello stesso tempo Chiara esce dal cerchio, come bellissimo descrive la Bolla di cannonizazione: "questa luce era per verità chiusa nell'intimità dell' area chiusa, ma fuori emanava raggi con bagliore; conservato dentro e fuori si diffondeva; si, Chiara viveva nascosta, ma la sua vita era evidente, Chiara stava zitta ma la sua voce gridava, si nascondeva nella cella e era conosciuta nelle città" (Bolla di canonizzazione di santa Chiara, 4); per la sua santità Chiara è superiore delle sue sorelle, lei è prima in questa vocazione, precede loro. Suo abito bruno della Signora Povertà è terra fertile la quale Chiara aveva arato – terra evangelica sulla quale marcia la processione delle sue seguaci. Chiara è davanti a loro come una bandiera, conformata al Cristo crocefisso e risorto al quale ricorda suo nome luminoso (Chiara).
Con la sua novità evangelica e con il coraggio della sua persona, Chiara pure esce dal cerchio delle strutture sociali ed ecclesiastiche del suo tempo. Per lei non esiste la vita in clausura e la vita fuori della clausura ma, come per san Francesco, la vita interiore infusa dallo Spirito Santo e la vita superficiale, non spirituale.
Il velo di Chiara e simbolo dello Spirito Santo e dello spirito del suo carisma i quali si trasmettono sulle sue seguaci. Loro acchiappandosi al suo velo ( alusione al velo di Elia e alle vesti di Gesù) e tenendosi tra di loro per le mani, trasmettono una sull'altra la gioia della stessa vocazione e "con la corsa veloce, con passo leggero, non inciampando, e che ne anche il polvere non tocchi" i loro piedi "'sicure, felici e rapide" volano (volano innamorate) "sul sentiero della beatitudine" (cfr. Lettera seconda a S. Agnese di Praga 12-13).
Monastero di San Damiano è il luogo degli inizi dell'Ordine delle Sorelle Povere nel quale Chiara prima ha vissuto e poi scritto la propria Regola per le sorelle. Sulla parte anteriore del monastero si intravede il contorno del crocifisso di San Damiano, il simbolo della chiamata di Gesù inviata a Francesco e spiritualmente inviata ad ogni suo seguace: "va, e ripara la mia casa che è tutta in rovina". Chiara e le sorelle sono le custodi di questa chiamata e di questi ricordi in silenzio e nel raccoglimento della vita contemplativa la quale e simbolizzata con il cipresso.
Autore del logo e della spiegazione: sr. M. Tarzicija Čičmak, OSC
Preparazione graficha: Tihomir Marjanović Šima
Traduzione: sr. M. Zoé Duvnjak, OSC
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